sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
16 Aprile 2007 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Al via la spedizione archeologica "Sfingi 2007"
tempo di lettura previsto 1 min. circa

Il dottor Diego Baratono, ci informa, in anteprima assoluta, della nuova spedizione archeologica in terra d'Egitto che lo vedrà protagonista, nel tentativo di verificare una teoria di sua personale elaborazione ed enorme portata storica e archeologica.

"In base a documenti noti ed in base alle mie scoperte sul sistema paleo-geometrico utilizzato dagli Egizi Antichi" ci spiega il Dott. Baratono "si può affermare che, con ogni probabilità, sulla piana di el-Giza, esistono due Sfingi e non una sola e la spedizione archeologica da me condotta cercherà di dimostrarlo"

Maggiori informazioni al riguardo si possono trovare nel libro "Le Abbazie ed il segreto delle Piramidi" che il dottor Baratono pubblicò diversi anni or sono.

Il comunicato stampa di prossima diffusione, riporterà quanto segue:

Si rende noto che sono in fase di completamento le operazioni inerenti alla spedizione archeologica denominata "Sfingi 2007".

L'impresa, la cui ideazione è ormai risalente al 1999 (si veda ANSA del 11 / 3 / 1998) è condotta dal ricercatore italiano Diego Baratono coadiuvato da un geologo un topografo ed un'interprete.

Il gruppo di studio sarà sulla piana di el-Giza, Cairo, il 21 Giugno prossimo. La spedizione scientifica, si ricorda inoltre, è finalizzata all'accertamento dell'esistenza di una seconda Sfinge nei pressi delle costruzioni più famose del mondo, ossia la piramide di Cheope, di Chefren, di Micerino ed ovviamente la Sfinge già conosciuta.

La compagine cercherà di stabilire mediante una semplice prospezione di superficie, quindi assolutamente senza scavi od altri interventi invasivi, se quanto riportato dalla documentazione nota è attendibile o meno.

"Armani Group", nella persona di Adalberto Armani da anni impegnato a sostenere ricerche culturali, è al momento lo sponsor unico dell'impresa. La spedizione scientifica è supervisionata dalla congregazione SSA (Servizi Speciali Archeologici)